"Consentire agli umbri spostamenti
nelle aree delle province di Perugia e Terni anziché limitarli
all'interno dei singoli comuni". E' questo l'appello del
presidente dell'Assemblea legislativa, Marco Squarta, affinché
tutte le forze politiche umbre chiedano al governo la
possibilità per i cittadini della regione di muoversi in maniera
meno restrittiva, non soltanto per lavoro, salute, emergenze o
per accompagnare i figli a scuola".
"Evitando in questo modo - spiega - la desertificazione di
interi territori e quindi l'annientamento di migliaia di
attività commerciali che hanno base in piccole realtà
territoriali".
"In seguito all'ultima ordinanza firmata dal ministro della
Salute Roberto Speranza - sottolinea il presidente
dell'Assemblera legislativa - l'Umbria è in zona arancione ma le
caratteristiche della nostra regione sono molto diverse rispetto
a quelle di altri grandi centri urbani e metropoli del nostro
Paese". "Ristori e aiuti - osserva inoltre l'esponente di Fdi -
non dovrebbero essere riservati soltanto alle realtà
imprenditoriali che si trovano nella zona rossa perché, a ben
vedere, con l'impossibilità per i cittadini di spostarsi da un
comune all'altro migliaia di aziende della nostra regione,
rientrante nella fascia con livello di rischio alto, pur non
essendo obbligate ad abbassare le saracinesche sono state
fortemente danneggiate proprio per l'impossibilità di
spostamento dei cittadini. Se la situazione dovesse rimanere
questa il governo conceda almeno ristori agli imprenditori che
nella zona arancione hanno subìto considerevoli perdite del
fatturato".
Squarta sollecita dunque una proposta unitaria all'esecutivo
nazionale, proveniente da tutte le forze politiche dell'Umbria,
"affinché venga rivisto questo tipo di divieti comunali,
permettendo spostamenti all'interno della provincia e agevolando
in qualche modo movimenti per ragioni economiche".
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