C'è l'accordo tra le
parti e si attende il placet formale del ministero dei Beni
culturali, per il rientro a Gubbio degli affreschi di Ottaviano
Nelli attualmente parte della collezione Cagnola a Gazzada
(Varese), ma provenienti dalla città umbra.
Con l'intenzione di venderli a un "esperto inglese", gli
affreschi - ricorda il Comune di Gubbio - furono distaccati
dalle pareti della stanza finestrata del piano nobile di palazzo
Beni nel 1898 e furono poi venduti al reverendo Robert Jenkins
Nevin, collezionista d'arte. Nel 1907 vennero messi all'asta, a
Roma, dalla Galleria Sangiorgi, e dopo varie vicende entrarono a
far parte della collezione Cagnola, dove ancora si trovano.
Gli affreschi nel museo della Fondazione Cagnola a Gazzada
raffigurano quello che resta di un vasto ciclo profano di Vizi e
virtù, che occupava tutte le quattro pareti della stanza a
palazzo Beni. Si tratta di un tema frequente nei palazzi
nobiliari del Quattrocento. In particolare, in quattro distinti
pannelli, sono rappresentate le figure dell'Umiltà, della
Liberalità, della Vanità, della Fortezza: furono dipinte da
Ottaviano Nelli probabilmente nel 1424.
Si tratta - ha affermato il sindaco di Gubbio, Filippo Mario
Stirati - di "un'operazione di straordinario valore, portata a
termine con un lavoro di squadra condotto da me, dall'assessore
alla Cultura Oderisi Nello Fiorucci e dell'assessore al Bilancio
Giordano Mancini. Con questo rimpatrio un ente pubblico, ossia
il nostro Comune, recupera un bene culturale, lo restituisce al
suo luogo naturale e lo ricolloca nella città di appartenenza. A
fronte di tante nefandezze avvenute nel settore, che hanno
spogliato il nostro Paese e sottratto molti, troppi beni ai loro
luoghi di appartenenza, oggi Gubbio, con un investimento di
60mila euro, compie un'operazione virtuosa, recuperando opere
d'arte per ricollocarle nel territorio di provenienza".
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