"Con l'obiettivo di favorire la
competitività e l'espansione nel mercato globale, grazie ad
interventi di innovazione e valorizzazione delle produzioni di
qualità, sono stati destinati con decreto ministeriale oltre 5,8
milioni di euro per il sostegno delle imprese vitivinicole
dell'Umbria". È quanto afferma l'assessore all'Agricoltura,
Roberto Morroni, sulle misure dell'Ocm Vino (Organizzazione
Comune di Mercato) dedicate alla filiera umbra per la campagna
2020/2021.
"I bandi per la concessione degli aiuti, attivati dalla
Giunta regionale - spiega - hanno l'obiettivo di supportare un
settore fondamentale della nostra economia che intendiamo
tutelare e rafforzare puntando sui fattori di eccellenza dei
vini e sul loro forte legame con il territorio".
"Massima efficacia degli interventi e pieno utilizzo delle
risorse disponibili sono le prerogative che la Giunta regionale
si è posta per incidere sui fattori strategici delle imprese. La
quota più rilevante, di 3 milioni e 240mila euro - evidenzia
l'assessore Morroni - è destinata agli investimenti nelle
cantine finalizzati al potenziamento degli impianti e
all'innalzamento complessivo della competitività aziendale. Di
queste risorse, circa 2 milioni e 740mila euro permetteranno di
completare i piani di investimento pluriennali 2018 e 2019 entro
il prossimo autunno".
Per quanto concerne le risorse a favore della
ristrutturazione e riconversione dei vigneti, queste ammontano a
1 milione e 350mila euro. "Una somma - afferma l'assessore - che
copre il fabbisogno sia dei programmi pluriennali già avviati
nel 2018 e 2019, sia le nuove richieste presentate per la
campagna 2020/2021". Altro tassello della strategia a sostegno
del settore vitivinicolo riguarda gli interventi per la
promozione nei Paesi terzi, per consolidare e conquistare spazi
di mercato. Per dare maggiore impulso all'aggregazione, la
Giunta ha stabilito di integrare le risorse comunitarie del
bando con ulteriori 120 mila euro di fondi regionali,
consentendo in tal modo di elevare la percentuale di aiuto dal
60% al 90% della spesa sostenuta. La priorità è data ai progetti
presentati in forma aggregata.
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