La pandemia ha determinato un
deciso calo per i reati predatori denunciati ai carabinieri in
provincia di Terni (-36%), mentre sono rimasti diffusi quelli
legati all'uso di stupefacenti e ai danni delle 'fasce deboli':
è quanto emerge dal bilancio 2020 dell'Arma.
Nel complesso il comando provinciale guidato dal colonnello
Davide Milano ha garantito sul territorio circa 18 mila servizi
di pattuglia/perlustrazione, controllando più di 70 mila persone
e circa 60 mila veicoli. Per assicurare il rispetto delle norme
anti-Covid sono stati svolti controlli nei confronti di circa 44
mila persone e di 4 mila 232 esercizi commerciali, con
un'incidenza di sanzioni del 2%, a conferma della prevalente
tendenza al rispetto delle regole dei cittadini. Le centrali
operative di Terni, Amelia e Orvieto hanno dovuto far fronte a
circa 120 mila chiamate al 112. Nell'ambito del complesso
dell'attività sono state 101 le persone arrestate e 1.113 quelle
denunciate. Tra queste 26 sono finite in manette per furto e
sette per rapina, mentre 134 sono state denunciate per gli
stessi reati.
Cinquantuno, invece, le persone arrestate per attività di
spaccio, 47 le denunciate nello stesso settore. Sei gli arresti
per maltrattamenti in famiglia. Tra i risultati conseguiti dai
comparti di specialità dell'Arma, il Noe ha eseguito 28
controlli mirati, portando alla denuncia di nove persone e ad un
sequestro penale per un valore di 2 milioni 300 mila euro,
mentre il Nas ha eseguito 328 ispezioni-accessi presso cliniche,
farmacie ed attività commerciali varie, con la denuncia di 51
persone.
Il gruppo carabinieri forestale ha infine elevato 879 verbali,
per un importo totale contestato di 260 mila euro, effettuando
42 sequestri amministrativi. L'attività penale dei forestali ha
portato alla denuncia di 128 persone per 221 reati perseguiti.
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