"Dopo averlo negato più volte
pubblicamente e dopo mesi di fuga dalle proprie responsabilità
da parte dei protagonisti, l'interessamento della Corte dei
conti al dissesto del Comune di Montefalco certifica, se ancora
ce ne fosse bisogno, che il rosso milionario nel bilancio è
tutt'altro che una casualità contabile": lo affermano i
consiglieri regionali del Partito democratico Tommaso Bori,
Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele
Bettarelli. "Riteniamo, visti gli ultimi aggiornamenti,
necessario e non più rinviabile, che la presidente Tesei, che ha
amministrato quel Comune per dieci anni, chiarisca la sua
posizione e riferisca in merito alle sue responsabilità"
aggiungono.
"Lo abbiamo già chiesto più volte - sostengono gli esponenti
del Pd - ma lei si è sempre rifiutata, trincerandosi dietro al
silenzio, dopo avere dichiarato il falso in campagna elettorale.
La richiesta della magistratura contabile è un atto che vuole
chiarire le origini di un disavanzo oggettivamente enorme, per
una città che conta neanche 6 mila abitanti. Un buco, come
ripetuto più volte anche dal sindaco Titta, da poco in carica al
posto della Tesei, che ha origini lontane. La Corte dei conti
chiarirà le responsabilità dei fatti, i cittadini devono, però,
aver chiare le responsabilità politiche della vicenda. Una
commedia con i protagonisti che si ostinano a rimanere
aggrappati al palcoscenico, evitando di convocare il Consiglio
comunale che dovrebbe portare al tanto grave quanto ineluttabile
finale. Il Comune di Montefalco ha iniziato il secondo anno
senza un bilancio di previsione. E se nel 2020 si è proceduto
con l'esercizio provvisorio e la spesa 'in dodicesimi',
quest'anno i conti rischiano di essere ulteriormente bloccati,
con ripercussioni su servizi e dipendenti e danni a cittadini e
imprese. Una colpa grave, anche per l'attuale maggioranza, che
invece di prendere atto della situazione e votare il dissesto,
sembra asserragliata nel palazzo - concludono i consiglieri del
Pd -, cercando ogni cavillo per prendere tempo in attesa di
qualche soluzione piovuta dal cielo".
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