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Appello ex sindaci di Montefalco al primo cittadino, dimettiti

montefalco

Appello ex sindaci di Montefalco al primo cittadino, dimettiti

"Fermati prima di vanificare quanto costruito in decenni"

PERUGIA, 06 febbraio 2021, 13:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"In questo tempo sopraffatto da paure e speranza, la nostra città, Montefalco, sta vivendo una delle pagine più buie della sua storia": comincia così un documento sottoscritto da quattro ex sindaci del Comune - Orlando Rocchi, Massimo Properzi, Angelo Preziosi e Valentino Valentini - che rivolgono un appello al primo cittadino in carica, chiedendogli di dimettersi.
    "I nostri cittadini, al pari degli altri - prosegue il documento, reso noto dagli stessi ex sindaci - avrebbero meritato un'amministrazione comunale pronta a lavorare, nel pieno di un'emergenza sanitaria, al servizio della propria comunità e a difesa della salute dei propri concittadini. Ma proprio nel momento in cui il tessuto sociale è divenuto più fragile e avrebbe avuto più bisogno di attenzione, la crisi istituzionale, finanziaria e politica che sta affliggendo il Comune, sta minando definitivamente la credibilità e la fiducia nei confronti dell'istituzione comunale".
    "Stante questa breve premessa, e considerata la straordinarietà della situazione, in qualità di ex sindaci di questa città, ci permettiamo di fare un ultimo appello al senso di responsabilità; siamo a chiedere al sindaco di valutare seriamente la possibilità di fare un passo indietro e di dimettersi. Sarebbe auspicabile - affermano i firmatari del documento - che facesse questo gesto per amore della città, mettendola finalmente nelle condizioni di riprendere la strada interrotta".
    "Non c'è più il tempo - proseguono - per mettere la testa sotto la sabbia, di mal celare un fallimento che è ormai sotto gli occhi di tutti. Un sindaco ha il dovere di fare i conti con se stesso e con la propria capacità di essere utile ad una comunità. E' del tutto evidente che non è più nelle condizioni di farlo. Con questa lunga, estenuante ed indegna agonia, stanno portando la città sull'orlo del baratro".
    "'Fermati, anzi, fermatevi' - è detto, fra l'altro, nel lungo documento - prima di vanificare del tutto quanto è stato costruito con fatica in decenni di storia".
   

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