"Comprendiamo bene lo smarrimento dei consiglieri della Lega causato dal nuovo assetto di Governo, che ha tolto loro l'argomento principe di ogni comunicato, lo scaricabarile su Roma": così i consiglieri regionali del Partito democratico, Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi; del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca e del Gruppo misto, Vincenzo Bianconi.
"Tuttavia - scrivono in una nota i rappresentanti dell'opposizione - se non possiamo pretendere da loro onestà intellettuale, pretendiamo sincerità e senso di responsabilità nei confronti di tutti i cittadini, soprattutto dei tantissimi che li hanno votati. Perché la foglia di fico a coprire l'enorme disastro umbro e la montagna di fango gettata oggi sul Partito democratico e sul Movimento 5 Stelle non celeranno l'oggettività dei fatti. In Umbria la situazione è drammatica nonostante i nostri operatori sanitari, ormai stremati, stiano cercando con il loro grande lavoro di colmare lacune imputabili ad altri. Ad oggi sono 65 i comuni umbri (su 92) in zona rossa, 27 in zona arancione con l'indice Rt più alto d'Italia a 1,18. Paragonare, come ha fatto la Lega, la nostra situazione complessiva, che ha portato ad un immediato lockdown regionale (non zona rossa, ma lockdown), ad alcuni provvedimenti puntuali e limitati presi in altre regioni per limitare il diffondersi del virus, non è solo ridicolo, ma mostra tutta l'incapacità di chi guida questa Regione e che, a differenza di altri, non si è accorta di quello che stava accadendo nei suoi territori, mostrandosi incapace di monitorare ed intervenire in modo tempestivo. Una Regione che ha scelto di chiudere tutto, compresa la scuola primaria, solo quando si è arrivati al rischio di paralisi dell’ospedale più grande dell’Umbria”. Bettarelli, Bori, Meloni, Paparelli, Porzi, De Luca e Bianconi esprimono “preoccupazione per quello che sta accendendo". "Lo siamo da mesi - hanno aggiunto -, abbiamo presentato proposte, atti, ma tutto è risultato vano perché proposto della minoranza. Ha ragione la Lega, le varianti del virus si stanno diffondendo in tutta Italia, è il decorso normale della circolazione di un virus nei territori e non c’è un motivo valido che spieghi la diffusione delle varianti in Umbria più che in altre regioni, anche meglio collegate, se non che mentre ci sono Regioni che monitorano la situazione, mettendo a frutto investimenti in termine di personale, tracciamento, politiche gestionali e che riescono ad intervenire in modo puntuale, poi c’è l’Umbria in preda alla mancanza di organizzazione e contromisure, dove l’immobilismo dei mesi scorsi – concludono i consiglieri - ha prodotto questo disastro che purtroppo neppure il fango gettato dalla Lega addosso ad altri può riuscire adesso a coprire”. ".
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