A un anno esatto dalla scoperta
del primo caso di Covid-19 in Italia, a Codogno, il sindaco di
Città di Castello, Luciano Bacchetta, e il vescovo monsignor
Domenico Cancian si sono riuniti in preghiera nella cripta della
cattedrale.
"Oggi siamo in un luogo molto caro ai tifernati per rinnovare un
momento di preghiera simile a quello vissuto nel marzo scorso
nella chiesa della Madonna delle Grazie e chiedere, davanti ai
nostri patroni Florido, Amanzio e Donnino, la grazia della fine
della pandemia, la guarigione di coloro che soffrono, il
conforto e il coraggio per chi sta prestando servizio alla
comunità, con grande abnegazione e grande disponibilità", hanno
affermato Bacchetta e Cancian. Monsignor Cancian ha dedicato una
particolare preghiera "alle persone che anche in quest'ultimo
periodo ci hanno lasciato, davvero tante, troppe, anche in
questi giorni, anche stanotte". "Preghiamo infine - ha concluso
monsignor Cancian - perché il Signore renda efficaci le cure e i
vaccini, sostenga la buona volontà di tutti, senza cedere alla
stanchezza e allo scoraggiamento, nel mettere in atto le
doverose precauzioni a nostra portata e soprattutto ci aiuti a
risvegliare in modo condiviso le migliori energie che possediamo
a beneficio della nostra comunità".
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