È stata accesa a Norcia la
fiaccola benedettina "Pro Pace et Europa Una" che ha aperto
ufficialmente il "Marzo benedettino". Per la prima volta dal
dopo sisma, la fiaccola è stata accesa nella cripta della
Basilica di San Benedetto, liberata dalle macerie. Ad accenderla
è stata la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei che
ha partecipato all'evento, seppur in forma ristretta a causa
delle limitazioni anti Covid.
Luce di San Benedetto che quest'anno, per via della pandemia,
non travalicherà i confini nazionali, ma farà tappa in due
ospedali simbolo della lotta al coronavirus: lo "Spallanzani" di
Roma e il "Giovanni XXIII" di Bergamo. "Essere qui oggi è
guardare alla speranza", ha detto la presidente Tesei. La
governatrice ha sottolineato, inoltre, il fatto che "la
ricostruzione post terremoto sta dando i suoi primi segni, anche
se la strada da percorrere è ancora molto lunga". Dal vescovo
Boccardo è arrivato, invece, un forte richiamo per il nuovo
governo: "Deve prestare ancora più attenzione a questi territori
che si trovano a vivere due tragedie, il terremoto e il Covid".
Il sindaco Alemanno ha evidenziato "l'emozione di essere tornati
ad accendere la fiaccola nella cripta. E' una nuova luce di
speranza sulla ricostruzione ormai avviata".
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