"Sono contento di essere qui e con
piacere assumo l'incarico, in una questura assolutamente
brillante e ben organizzata. Il ternano è un territorio che
conosco e mi è sempre piaciuto, ma ora avrò anche l'occasione di
viverlo": si è presentato così il neo questore di Terni, Bruno
Failla, nel giorno del suo insediamento. Accolto dal vice
questore vicario, Luca Sarcoli, come suo primo impegno
istituzionale ha deposto una corona al Monumento ai caduti della
polizia di Stato.
Tra gli incontri del neoquestore quelli con il prefetto Emilio
Dario Sensi, con la presidente del tribunale Rosanna Ianniello e
con il sindaco, Leonardo Latini. "Mi sento il questore di tutta
la provincia, dal piccolo paese alla città ogni problema verrà
preso in considerazione allo stesso modo" ha sottolineato Failla
con i giornalisti. "Utilizzerò un approccio a 360 gradi - ha
aggiunto -, che preveda, oltre al contrasto, anche
l'individuazione di altre misure altrettanto efficaci".
Già questore di Arezzo e di Vicenza, Failla ha iniziato la sua
carriera in polizia alla squadra Mobile di Torino, per poi
essere trasferito a quella di Roma, dove è rimasto 11 anni. Qui,
prima di assumere l'incarico di vice dirigente, ha diretto le
sezioni antirapina, narcotici, omicidi e criminalità
organizzata. Nella capitale ha inoltre diretto i commissariati
Casilino, Tor Bella Monaca, San Lorenzo, Prati (con competenze
su tutte le manifestazioni nell'area dello stadio Olimpico e del
Foro Italico) e del primo distretto Trevi Campo Marzio.
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