Ha coinvolto oltre 2.000 alunni e
82 classi delle scuole di ogni ordine e grado dei comuni di
Perugia, Bastia Umbra, Bettona, Gubbio, Todi, Torgiano,
Umbertide il progetto didattico 'Raee Lab' ideato e promosso da
Gesenu.
I laboratori sono stati condotti nelle settimane di chiusura
per il Covid. Gesenu - è detto in una sua nota - ha infatti
continuato a lavorare per portare avanti l'impegno con le scuole
e gli alunni prevedendo nuove modalità di comunicazione, online
e interattive, che hanno permesso alle scuole di scegliere e
includere i laboratori dell'azienda nei programmi didattici.
Il progetto, promosso in collaborazione ad Ancitel Energia e
Ambiente, quest'anno ha posto l'accento sui rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), con
l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni
all'importanza di una corretta raccolta attraverso il
laboratorio interattivo "Raee Lab".
Genu spiega che i Raee sono una tipologia di rifiuto in
"costante aumento", visto il consistente utilizzo della
tecnologia nella vita quotidiana e la loro sempre più precoce
obsolescenza.
I laboratori didattici sono stati pensati per guidare i
ragazzi nel mondo di questi rifiuti attraverso un nuovo
testimonial, il robot Raeemondo. Così, dopo una prima panoramica
sul mondo dei Raee, il laboratorio ha previsto lo smontaggio di
un apparecchio elettrico che ha portato gli alunni a scoprire
come sono le componenti che costituisco i rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche da recuperare e non.
In questo modo, le nuove generazioni hanno scoperto che i Raee
contengono al loro interno componenti molto preziosi e materiali
riciclabili, ma allo stesso tempo, presentano anche sostanze
nocive ed altamente pericolose per l'ambiente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA