"Sembra di stare in un videogioco,
ogni volta che superi un livello ne arriva uno più complicato.
Questa è la vita di noi terremotati, chiamati a fare i conti
anche con la pandemia": è quanto dice all'ANSA Alberto
Allegrini, ristoratore e albergatore di Norcia e responsabile
Confcommercio della Valnerina. "Dico una bestemmia, il terremoto
è cento volte meglio dell'emergenza Covid, ma vi assicuro -
aggiunge Allegrini - che è così. Subito dopo il sisma avevamo la
prospettiva della ricostruzione, adesso vediamo solo il buio".
Racconta che molte attività, a Norcia, "al momento hanno deciso
di restare chiuse, il problema - sottolinea - è che non si sa se
riapriranno".
"I settori più toccati dalla crisi, almeno in queste terre -
spiega - sono quelli della ristorazione, dell'abbigliamento e
dei suppellettili per la casa. Ma - aggiunge - sono entrate in
difficoltà anche le attività legate alla norcineria".
Per fornire un quadro della crisi, Allegrini fa un esempio della
sua attività: "Prima della pandemia il mio ristorante faceva 600
pizze a settimana, adesso, da asporto, ne fa 600 al mese quando
va bene".
Il suo "Hotel Europa" è ancora lontano dall'essere ricostruito,
ma il presidente resta comunque fiducioso sulla ricostruzione
della città: "Il 2021 - dice - è il primo vero anno della
ricostruzione post sisma e lo dobbiamo al commissario
straordinario Giovanni Legnini, in quattro anni e mezzo l'unico
degno di questo titolo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA