Una lapide per ricordare
le vittime di mafia è stata "scoperta" stamani nel giardino
dell'Istituto superiore "M. Polo - R. Bonghi" di Assisi, in
occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". Un'iniziativa
che oltre a coinvolgere la scuola, ha visto la partecipazione
anche del Celm, il Comitato europeo legalità e memoria, e che si
è svolta in videoconferenza con la partecipazione di oltre 10
mila studenti collegati da tutta Italia. "Attraverso un nostro
associato - ha detto all'ANSA il presidente del Celm, Pippo di
Vita - anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi ha fatto
pervenire il suo saluto, dicendosi vicino a questa iniziativa a
cui non ha potuto partecipare per impegni istituzionali, ma
ripromettendosi di farlo in altre analoghe che organizzeremo in
futuro". Hanno invece raggiunto la sede della scuola, tra gli
altri, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il sindaco di
Assisi, Stefania Proietti, e il questore del capoluogo umbro,
Antonio Sbordone. Durante il convegno, a cui erano collegati
anche molti parenti e famigliari delle vittime, gli studenti
hanno fatto una sorta di appello chiamando i nomi di chi è stato
ucciso dalle mafie, con i presenti alla videoconferenza che
hanno risposto presente.
"È stato il punto conclusivo di un percorso di educazione alla
legalità che ha permesso agli studenti di acquisire maggiore
conoscenza e consapevolezza sulle dinamiche che portano a questa
cultura della violenza e della sopraffazione", ha detto il
dirigente scolastico Carlo Menichini.
"I ragazzi hanno aderito al progetto con grande partecipazione,
pensando all'Araba Fenice capace di risorgere dalle proprie
ceneri e che simboleggia il potere della resilienza", ha
spiegato la professoressa Claudia Melelli che ha coordinato
l'iniziativa.
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