Nel 2016 Umbra Acque aveva
raggiunto un tasso di perdite, durante alcuni periodi dell'anno
e nel territorio servito dei 38 comuni, pari al 52%. Attualmente
il tasso medio è sceso al 46,5%. Il dato è stato reso noto in
occasione della Giornata mondiale dell'acqua che si celebra il
22 marzo per iniziativa delle Nazioni Unite. La riduzione è la
differenza tra acqua immessa in rete e quella complessivamente
erogata.
Ogni punto percentuale di riduzione delle perdite rappresenta un
recupero di acqua pari 750.000 metri cubi ovvero circa 25 litri
al secondo: in quattro anni sono stati recuperati oltre 4
milioni di litri.
In pratica il trend di diminuzione negli ultimi 24 - spiega Ubra
Acque - ha visto un recupero di due punti percentuali all'anno.
Inoltre per il 2021 ci si attende un valore delle perdite
inferiore al 45%.
Il sistema idrico dei 38 comuni serviti è lungo oltre 6.300
chilometri (al netto degli allacciamenti) e poiché la durata
fisiologica della rete è pari a circa 50 anni, ogni anno per
mantenere la rete efficiente sarebbe necessario sostituire il 2%
della rete, ovvero 126 chilometri. Dal 2017 questa voce ha avuto
un forte impulso: ogni dodici mesi, mezzo milione di euro è
dedicato alla ricerca perdite e 5 milioni alla sostituzione
delle condotte.
Per raggiungere questi risultati le principali attività messe in
campo sono quella del monitoraggio della rete, con la creazione
di distretti idrici su cui effettuare la ricerca di perdite
occulte; il controllo delle portate e delle pressioni; il piano
sostituzione delle linee idriche ammalorate. Tra l'altro, i
tratti oggetto di prioritaria sostituzione sono individuati con
specifico algoritmo certificato dall'Università di Perugia.
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