Tre secoli di musica e potere, da
Bach a Šostakovič, affidando a parole e note la vocazione alla
libertà dell'arte. La musica ammutolita e il potere - la
politica - che grida. Anche in tempi di pandemia. Voci che oggi
si alzano, mentre l'arte vive nei monitor, nel silenzio dei
teatri chiusi. Un nervo oggi più che mai scoperto sul quale si
innesta con straordinaria attualità "Musica e Potere",
racconto-concerto nato da un'idea e su testo di Virman Cusenza -
già direttore de il Mattino e de Il Messaggero e oggi in forza a
Fremantle - con la consulenza musicale del pianista Marco
Scolastra. Una prima assoluta che vedrà entrambi in scena,
Cusenza voce narrante, il 5 aprile, Lunedì di Pasqua, alle 17,
uno streaming che dall'Auditorium San Domenico di Foligno
approderà sui canali Facebook e Youtube della Fondazione Cassa
di Risparmio di Foligno promotrice dell'iniziativa.
Incalzante, il dialogo tra parole e spartito racconterà come
tra "il rapporto tra Musica e Potere sa di sfida - commenta
Cusenza -. Impalpabile e inafferrabile la prima. Tangibile
esercizio della forza il secondo. Pronti ad entrare in conflitto
nel corso della storia. Vi proponiamo un viaggio nei tre secoli
chiave in cui tutto è cambiato. Da suddito, il musicista si farà
cittadino e il committente, da padrone e sovrano, si trasformerà
in prezioso interlocutore".
Da Carl Philipp Emanuel Bach a Beethoven e Rossini, a Casella
e Šostakovič: un racconto-concerto che incrocia le epoche di
Federico il Grande di Prussia, Napoleone e del Congresso di
Vienna, fino ad arrivare a Mussolini e Stalin. Per capire chi,
alla fine, le ha "suonate" meglio. Un racconto-concerto inedito,
in prima assoluta che si svolgerà, data l'emergenza, in modalità
online. Un augurio di buona Pasqua che il presidente della
Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Umberto Tonti, dedica
alla città e all'Italia tutta, con "l'auspicio che in questa
particolare fase di incertezza e di complessità, si possano
comunque condividere eventi culturali che testimoniano non solo
la vicinanza alla comunità, ma anche lo spirito e la qualità che
ha sempre animato l'azione della Fondazione nella decisiva opera
di promozione e diffusione della cultura".
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