In una lettera aperta indirizzata
all'assessore regionale alla Salute Luca Coletto e al direttore
della Sanità dell'Umbria Braganti, il Tribunale per i diritti
del malato di Cittadinanzattiva Umbria ha chiesto di conoscere
il piano di ripresa dell'attività chirurgica delle due Aziende
ospedaliere, che - sostiene - sembra essere ripresa in questi
giorni "piano piano, senza fretta". Viene quindi chiesto
espressamente di conoscere il numero degli interventi da
eseguire e i tempi.
Il Tribunale per i diritti del malato sostiene - in una nota -
che "erroneamente si pensa che gli interventi chirurgici
programmati possano essere dilazionati senza una scadenza
precisa, senza alcun pericolo per la salute". "Non è così -
aggiunge -, perché arriva un momento in cui l'intervento
chirurgico diventa urgente, non più rinviabile".
I rappresentanti del Tribunale per i diritti del malato
chiedono di avere rassicurazioni su "una ripresa importante
proprio per guadagnare il tempo negato dalla pandemia e
restituire la salute a chi è in attesa da tanto tempo di essere
chiamato". Le vaccinazioni eseguite, viene aggiunto, non possono
che accelerare un'attività improrogabile. Qualsiasi ulteriore
ritardo - viene ancora sottolineato dal Tribunale -
costringerebbe i pazienti ad attivarsi per soluzioni fuori
regione con evidenti disagi, ma anche con costi per la sanità
regionale.
"Per quanto poi riguarda la vaccinazione, le istanze dei
cittadini sono numerose e circostanziate" sottolinea Daniele
Giocondi, coordinatore del Tribunale dei malati di Terni. "Una
comunicazione contraddittoria a tutti i livelli - aggiunge -
induce i cittadini alla esasperazione".
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