"Il mio sogno è un grande progetto per l'Italia ispirato da quel clima di ricostruzione del Paese che aveva animato i Padri costituenti e tutta quella gente semplice che, dopo la seconda guerra mondiale, o dopo i grandi disastri come l'alluvione di Firenze nel 1966, si è rimboccata le maniche e in silenzio ha ricostruito il Paese mattone per mattone, strada per strada, scuola per scuola": lo ha detto il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, nel corso del suo intervento al "Festival della soft enonomy". Il porporato ha infatti preso parte al convegno "Transizione verde e gusto del futuro", organizzato da Symbola, che si è svolto ad Assisi, nella sala stampa del Sacro convento.
"È fondamentale investire sulle energie morali del Paese, sui giovani talenti e su tutti quegli uomini e le donne di buona volontà che hanno veramente a cuore l'Italia e che credono che questo Paese possa crescere tutto insieme, senza strappi e senza rincorrere gli egoismi sociali, ma nel nome dei grandi uomini e delle grandi donne che hanno fatto l'Italia", ha sottolineato ancora il cardinale Bassetti. Il quale poi riferendosi al Manifesto di Assisi, ha sottolineato che i principi in esso contenuti "devono guidare il futuro del Paese e un nuovo sviluppo economico a misura d'uomo".
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