"Visitare un paziente in 15 minuti è inaccettabile, serve probabilmente soltanto ad abbattere i numeri delle liste d'attesa": a denunciarlo sono il segretario regionale di Cimo Umbria, Marco Coccetta, e la vice segretaria regionale, Cristina Cenci.
"Già da qualche settimana, con l'arrivo delle circolari giunte dalle varie direzioni sanitarie, la Regione ci ha chiesto di rivedere i tempari delle prestazioni mediche, invitandoci di fatto a tornare ai tempi pre-Covid"- spiegano. "Ma visitare un paziente in un quarto d'ora, massimo 20 minuti, non è una prestazione accettabile", sostengono ancora Coccetta e Cenci.
"Le liste di attesa - proseguono - vanno certamente abbattute, ma è difficile farlo con lo stesso numero di medici oggi in organico al Sistema sanitario regionale. Medici che per altro arrivano da un periodo particolarmente difficile, quale è stato quello per l'emergenza pandemica. Più dei numeri a noi interessa la qualità della prestazione medica e quindi ai pazienti non dedicheremo solo 15 minuti, ma tutto il tempo necessario. Ne va delle prestazioni che eroghiamo e della qualità del servizio sanitario umbro".
Cimo torna anche sugli indennizzi da erogare ai medici impegnati nella lotta al coronavirus: "Esattamente come un anno fa - dicono Coccetta e Cenci - ci troviamo a evidenziare come questi fondi non siano stati ancora distribuiti, nonostante le nostre pressioni e di tutte le altre sigle sindacali".
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