"Non vedo alcuna speranza per il futuro delle donne in Afghanistan": a dirlo all'ANSA è Fatima Hossani, l'artista e fotografa afghana, 28 anni, fuggita da Kabul lo scorso agosto dopo l'avvento dei talebani e che a Orvieto ha ricevuto il premio "Hypatia", promosso dalla 5/a Biennale del restauro architettonico ed Urban Brau5.
"Le donne - aggiunge Fatima - sono sempre la parte più vulnerabile della società in una zona di guerra e ora sono davvero preoccupata per il futuro della nuova generazione dell'Afghanistan". E dice ancora: "Sappiamo tutti di essere tornati in Afghanistan a 20 anni fa e a quei giorni bui. Vediamo che i talebani hanno vietato alle donne di tornare a scuola e lavorare. Non permettono loro nemmeno di indossare ciò che vogliono", sottolinea.
"L'arte e la cultura - conclude Fatima - possono aiutare sicuramente il popolo afghano perché così può difendere la sua identità, ma in una zona di guerra come l'Afghanistan, quando tutti parlano del potere delle armi e della politica, l'arte e la cultura dovranno faticare molto per trovare il loro spazio".
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