Ha sottolineato "la sintonia con
la comunità e con il territorio che hanno chiesto sicurezza e
serenità in un periodo nel quale si sono vissuti momenti di
particolare criticità" il questore di Perugia Antonio Sbordone
che lascia il capoluogo umbro dopo 20 mesi per assumere da
lunedì la guida della polizia a Padova. A sostituirlo sarà
Giuseppe Bellassai che proviene dalla questura di Taranto.
Sbordone, incontrando la stampa, si è detto soddisfatto per il
lavoro svolto. "Lo sforzo - ha detto - è stato di infondere
serenità e i risultati sono venuti".
Il questore ha poi ricordato di essere arrivato a Perugia "il
giorno in cui tutto veniva chiuso per il Covid". "Abbiamo
gestito bene anche quella fase - ha aggiunto - particolare anche
per noi che invece di correre 'solo' dietro ai ladri abbiamo
dovuto controllare se le persone erano legittimamente in strada
e utilizzavano correttamente le mascherine. Un lavoro che penso
sia stato fatto con equilibrio ed empatia con la popolazione che
ha avuto una reazione corretta e matura".
Sbordone ha anche evidenziato la "sintonia" con la
magistratura, con le Istituzioni e le altre forze di polizia.
"Avrei voluto più tempo a Perugia - ha proseguito - per aprire
capitoli di lavoro nuovi, come le criticità avvertite in alcuni
quartieri di Perugia. Ma si sa che noi questori dobbiamo avere
sempre le valigie pronte".
Il questore si è soffermato quindi sul ruolo degli organi
d'informazione. "A Perugia ho trovato una stampa attenta ai
problemi della comunità - ha sottolineato -, disponibile a
rappresentare il nostro lavoro. La comunicazione si inserisce
nel disegno più complessivo legato alla sicurezza. Serve infatti
a dare fiducia alla popolazione e quando mette in evidenza i
problemi rappresenta un campanello d'allarme che permette
d'intercettare le esigenze del territorio e tenerne conto".
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