Accoglie 22 opere d'arte ferite
dal sisma e recentemente restaurate la "Sala della bellezza
ritrovata" inaugurata nella cattedrale di Spoleto in occasione
del quinto anniversario del terremoto 2016.
E' stata realizzata grazie al contributo della Ales (Arte lavoro
e servizi Spa), società in house del ministero della Cultura.
Alla sala si accede dall'interno della basilica cattedrale, con
un ascensore situato nei pressi della cappella del Santissimo
Sacramento, ed è parte del percorso museale "Arte dello Spirito,
Spirito dell'Arte". Oltre all'arcivescovo di Spoleto-Norcia
mons. Renato Boccardo, all'inaugurazione hanno preso parte, fra
gli altri, il commissario straordinario alla ricostruzione,
Giovanni Legnini, e il direttore generale alla sicurezza del
patrimonio culturale Marica Mercalli.
Le opere esposte torneranno alle chiese di origine non appena
ricostruite.
Nel suo saluto mons. Boccardo ha detto che la sala "offre alle
popolazioni della Valnerina e ai visitatori qualche cosa della
bellezza - vero patrimonio di fede, di cultura e di arte - che
arricchiva le nostre chiese e che è stata violentata dal
terremoto del 2016. Per questo l'abbiamo voluta chiamate 'La
bellezza ritrovata', anche se la denominazione più corretta
dovrebbe essere 'La bellezza parzialmente restituita'. Perché si
potrà parlare veramente di restituzione completa quando queste
opere - e le altre che di volta in volta verranno qui accolte
dopo il necessario restauro - potranno fare ritorno alle chiese
di origine".
Fino alla primavera 2022 le opere saranno visitabili il sabato,
la domenica e nei festivi. Ci sarà una visita accompagnata ogni
ora, dalle 11 alle 17.
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