L'Università degli Studi di Perugia ha reso omaggio al prof. Edoardo Ruffini Avondo, insigne giurista e docente dello Studium che, esattamente 90 anni fa, rifiutò di prestare pubblico giuramento di fedeltà al regime fascista. Il rettore, Maurizio Oliviero, insieme ai rappresentanti degli studenti in Senato Accademico, ha scoperto una lastra di marmo che ricorda tale rifiuto, pronunciato da Ruffini Avondo "in nome della libertà di pensiero e di insegnamento".
"La sobria cerimonia di oggi - ha sottolineato, fra l'altro, il rettore - riveste un altissimo significato, in quanto restituisce simbolicamente al prof. Ruffini Avondo quell'onore che 90 anni fa qualcuno provò a sottrargli. Un onore che, in realtà, egli mai perse, divenendo al contrario un simbolo di speranza per la democrazia e un'occasione di memoria, oggi, per tutti noi".
Il prof. Ferdinando Treggiari, docente del dipartimento di Giurisprudenza, ha tracciato un breve profilo del giurista e accademico, spiegando che: "Esattamente il 29 novembre di novant'anni fa, scrisse una lettera al preside della facoltà di Giurisprudenza e al rettore dell'Ateneo, che lo premevano affinchè prestasse l'obbligatorio giuramento a 'formare gli studenti nella fedeltà alla patria e al regime fascista', affermando che in coscienza non poteva assumersi l'obbligo di formare gli studenti a tale devozione, poiché nessun compromesso era possibile con la propria coscienza, né alcuna convenienza poteva derivarne, in quanto l'università insegna, al contrario, a essere uomini liberi. Naturalmente - ha concluso il prof.
Treggiari - egli pagò le conseguenze di tale atto di coerente rifiuto, con le dimissioni coatte e la radiazione dall'Ordine degli Avvocati per indegnità, provvedimenti da cui fu pienamente assolto solo dopo la fine della guerra, nel 1946, con il reintegro nell'avvocatura e all'insegnamento presso l'Università degli Studi di Perugia" La scopertura della lastra, collocata lungo i corridoi di palazzo Murena, è stata quindi affidata ai rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Senato Accademico.
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