"La chiesa di Sassari mi dona a voi non come un pacco regalo arrivato da chissà dove.
Io nasco vescovo qui, in questa Chiesa, in questa comunità ecclesiale.
Accoglietemi e sentitemi uno di voi, fratello, amico e per
grazia di Dio anche padre": così il neo vescovo di Terni, Narni
e Amelia, monsignor Francesco Antonio Soddu, si è rivolto alla
comunità diocesana nel suo primo discorso in occasione del suo
insediamento.
La cerimonia di ordinazione e ingresso in diocesi del presule
- ex direttore della Caritas italiana - si è svolta nella
cattedrale di Terni.
"Sento germogliare in me - ha detto monsignor Soddu - quel
forte temperamento vitale che caratterizza questo posto, questo
nostro popolo umbro. Le vostre e le mie attese sono tante e
variegate, tuttavia di una cosa sono certo: insieme potremo fare
molto, nella fattiva collaborazione tra e con i fratelli
presbiteri, per proseguire con i diaconi, le famiglie, i
ragazzi, i giovani e tutte le espressioni vitali della nostra
terra a partire dagli ultimi. Il mio programma pastorale
consiste nel continuare con voi il cammino sinodale, che come le
altre Chiese italiane, avete appena avviato".
A presiedere la solenne celebrazione eucaristica il vescovo
uscente, monsignor Giuseppe Piemontese, affiancato da due
concelebranti, l'arcivescovo di Sassari (città di provenienza di
Soddu), monsignor Gian Franco Saba, e il segretario generale
della Cei, monsignor Stefano Russo.
"La nostra presenza qui oggi - ha detto Piemontese - è segno
di affetto, ma anche assunzione di responsabilità. Siamo qui per
sostenere il vescovo Francesco Antonio nel suo ministero,
rassicurarlo che da oggi prendiamo l'impegno di stargli vicino
nelle prove, di accompagnarlo con la preghiera e
l'incoraggiamento nella missione grande di reggere questo popolo
di Dio".
Tra i pochi ammessi in cattedrale, a causa delle restrizioni
dovute alla pandemia, due cardinali e 33 vescovi provenienti da
varie parti d'Italia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA