Focolaio Covid all'interno della
casa circondariale di Terni: sono infatti 40 - in base a quanto
si apprende - i contagi registrati attualmente tra i detenuti di
alta e media sicurezza e dieci tra il personale. Isolati nelle
stesse celle i detenuti positivi, tutti in buone condizioni. A
partire da lunedì sono previsti i primi tamponi di controllo.
"È tanta la preoccupazione tra il personale di polizia
penitenziaria che lavora in prima linea" commenta in una nota il
segretario nazionale del Sarap (Sindacato autonomo ruolo agenti
penitenziaria), Roberto Esposito. Secondo il quale la direzione
di Terni "anche questa volta è impreparata a fornire dpi
(dispositivi di protezione individuale, ndr.) al personale che
opera a stretto contatto con la popolazione detenuta risultata
positiva al Sars Covid19".
Il sindacato chiede quindi alla direzione "di provvedere alla
fornitura per ogni operatore che viene a contatto con persone
contagiate nell'arco del proprio turno di servizio, di tutti i
dispositivi di protezione utili ad evitare l'infezione oltre
alle sanificazioni giornaliere dei locali dedicati alla
popolazione detenuta, e agli uffici tutti dedicati al personale
di polizia penitenziaria, per poter prevenire un'ulteriore
crescita esponenziale dei casi".
Fonti penitenziarie, interpellate dall'ANSA, rispondono alle
critiche sottolineando che "la situazione dei contagi è sotto
controllo" e che "agli operatori di ogni sezione viene fornito
quotidianamente tutto il materiale necessario a prevenire il
contagio, come guanti, mascherine e tute". Il carcere di Terni
era già stato interessato da un altro focolaio Covid tra ottobre
e novembre 2020.
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