La Caritas diocesana di Perugia
"nonostante le strutture di accoglienza siano già al completo a
seguito dell'emergenza abitativa causata negli ultimi due anni
dalla pandemia, dà la disponibilità, attraverso i propri
servizi, a collaborare con le Istituzioni civili preposte in
materia per una dignitosa accoglienza di cittadini ucraini che
dovessero giungere dal loro Paese". Lo annuncia il direttore don
Marco Briziarelli. Il quali, inoltre, lancia un "accorato
appello a tutte le donne e a tutti gli uomini della comunità
diocesana affinché vengano messe a disposizione abitazioni e
strutture attualmente non utilizzate".
"Di fronte alle vittime di guerra - sottolinea don Marco
Briziarelli - è necessario assumere un atteggiamento fraterno e
accogliere chi ha perso o sta perdendo tutto".
"La drammaticità della situazione, che stiamo vivendo per
l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, pone delle
domande ed apre prospettive e scenari molto pesanti non solo per
l'economia mondiale, a cui tutti facciamo attenzione, ma
soprattutto per il livello del dramma umano vissuto dal popolo
ucraino. Nonostante gli sforzi diplomatici di queste ultime
settimane, l'invasione russa, di fatto, ha determinato
un'accelerazione degli avvenimenti bellici che al momento
sembrano incontrollabili" ha invece evidenziato il vescovo
ausiliare di Perugia-Città della Pieve mons. Marco Salvi. Il
quale - è detto in una nota della diocesi - intende far giungere
alla numerosa comunità ucraina (circa 5 mila persone) che vive
in Umbria (in gran parte nel capoluogo) la vicinanza spirituale
e la solidarietà concreta della Chiesa diocesana.
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