"Per dieci mesi, tutti i giorni
anche in quelli di festa, siamo stati qui con dedizione.
Duecentomila vaccinazioni si 'vedono' tutte, ma la chiusura di
questo hub ora vuole dire avere vinto e non perso. E' una cosa
bella": c'è gioia e soddisfazione nelle parole di Paolo Sgrigna,
coordinatore infermieristico del distretto di Terni dell'Usl
Umbria 2, alla vigilia della chiusura del punto vaccinale
territoriale cittadino, il più grande dell'Umbria, attivo dal 24
aprile scorso nella palestra dell'istituto Casagrande.
Le vaccinazioni anti-Covid per adulti e ragazzi over 12
verranno infatti trasferite presso la sede centrale dell'azienda
sanitaria. Il direttore generale dell'Usl Umbria 2 Massimo De
Fino, insieme al sindaco di Terni, Leonardo Latini, e alla
presidente della Provincia, Laura Pernazza, ha voluto
ringraziare personalmente il personale impegnato nel centro.
"Ad aprile c'era paura, ma la sfida è stata superata in
maniera brillante" ha commentato la dottoressa Paola Calcagno,
responsabile posizione organizzativa assistenza infermieristica
dell'area nord dell'Usl. "Ora le vaccinazioni proseguiranno con
numeri sicuramenti ridotti - ha aggiunto -, ma avere contribuito
a vaccinare la cittadinanza, anche pediatrica, con percentuali
così importanti ci fa essere contenti".
Tra le 200 persone che in totale hanno operato nella struttura
pure i volontari della Protezione civile e delle associazioni di
volontariato. "Per tutti noi è stata un'esperienza straordinaria
e incredibile, che ci auguriamo rimanga unica" ha detto Fiorella
Chiappelli, del gruppo comunale della ProCiv. "Siamo venuti a
contatto con umanità a 360 gradi - ha continuato -, con più
svariate problematiche. La cosa che ci fa felici è che le
persone ci hanno visto come punto di riferimento".
Per il dg De Fino, la chiusura dell'hub è "un buon segno,
perché significa che stiamo tornando verso la normalità".
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