Il Comune di Gubbio farà
ricorso al Tar dell'Umbria per impugnare l'autorizzazione
rilasciata dalla Regione il 29 dicembre scorso a Barbetti e
Colacem per l'utilizzo del Css nei cementifici di Semonte e
Ghigiano. Ad annunciarlo è stata la Giunta municipale in una
conferenza stampa a Palazzo Pretorio.
Il sindaco Filippo Stirati ha detto - si legge in una nota
dell'Ente - "di avere dato immediata risposta alla comunicazione
fatta da Colacem in merito alla situazione venutasi a
determinare con l'escalation dei costi energetici". "Ho
manifestato apprezzamento - ha aggiunto - in merito all'impegno
manifestato dalla stessa azienda per la difesa dei livelli
occupazionali, dando peraltro informativa della mia risposta in
Consiglio comunale. Ribadisco peraltro che sono assolutamente
convinto del fatto che le cementerie debbano continuare a
svolgere a loro attività, certo oggi con sfide ulteriori e
criticità che si sono andate accentuando negli anni. Non voglio
sia fuorviata la disamina del problema: si tratta di un percorso
che abbiamo iniziato da tempo, nell'ottica della costruzione di
una concertazione che avesse come obiettivo di fornire a tutti
gli attori in campo le risposte necessarie. In quest'ottica è
evidente che per noi la Valutazione di impatto ambientale
rappresentasse un metodo imprescindibile". "Questa decisione del
ricorso - ha sostenuto ancora - non è minimamente in contrasto
con la nostra idea per cui i cementifici restano un'attività
economica e produttiva fondamentale per il nostro tessuto. Siamo
particolarmente sensibili e preoccupati per le sorti
occupazionali di questo comparto e disposti a lavorare con le
imprese, con i sindacati, le maestranze e con tutti i cittadini
per fare tutte quelle valutazioni necessarie a rendere
compatibili ambiente, salute e lavoro".
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