"Noi ucraini non volevamo questa
guerra. Siamo un popolo di pace e vogliamo che la pace sia in
tutto il mondo. Per questo chiediamo a voi italiani, ascoltateci
e stateci vicini": è l'appello di Lilia, una donna ucraina da 20
anni in Italia, lanciato nel corso della fiaccolata organizzata
nella serata di lunedì, nel centro di Terni, per chiedere la
fine dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. A
promuovere la manifestazione, che da piazza Briccialdi si è
mossa fin sotto il municipio, Cgil, Cisl e Uil e varie
associazioni. Circa 500 i partecipanti, tra cui molti cittadini
ucraini.
"Viva l'Ucraina" il grido che si è alzato più volte tra di
loro, avvolti nei colori della propria bandiera.
"I nostri soldati sono in grande pericolo" ha detto Lilia, che
in patria ha una figlia e una sorella. "Ma vicino Kiev - ha
aggiunto - sono stati bombardati anche piccoli paesi, negozi e
farmacie. I bambini non hanno niente, devono nascondersi nei
rifugi al freddo e con la fame. È brutto e difficile, ci stiamo
organizzando con una raccolta per aiutarli".
"Fare presto per costruire tutti insieme le condizioni per
ristabilire la pace" è la richiesta avanzata dal responsabile
della Cisl di Terni, Riccardo Marcelli.
Una "risoluzione pacifica e democratica" del conflitto è stata
sollecitata anche dal segretario provinciale della Cgil, Claudio
Cipolla.
Per Fabio Benedetti, segretario organizzativo Uil Umbria, "la
grande partecipazione alla manifestazione fa capire la vicinanza
ad un conflitto che ci ha fatto tornare indietro di 30 anni e
per il quale a pagare sono solo le fasce deboli".
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