Non c'è al momento "alcun nesso",
quanto piuttosto "una strana e sfortunata coincidenza", tra i
due incendi divampati a Terni, a distanza di otto giorni uno
dall'altro, in altrettante aziende della zona industriale
cittadina: a dirlo, interpellato dall'ANSA, è il procuratore
capo di Terni, Alberto Liguori. Secondo il quale "non c'è alcun
filo rosso che lega i due eventi".
Per il primo rogo, avvenuto il 20 febbraio alla Ferrocart di
Maratta, specializzata nel riciclo e recupero di rifiuti, "allo
stato - spiega il procuratore - non è stata adombrata una pista
diversa da quella dell'accidentalità".
Le indagini sull'incendio di ieri nella ditta di autotrasporti
Medei, affidate al nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del
fuoco, sono invece alle battute iniziali e si preannunciano
particolarmente "complesse".
In attesa che le operazioni di bonifica e smassamento del
materiale bruciato siano concluse, è stata disposta
l'acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza
della zona. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi in
merito alle cause delle fiamme, che sarebbero divampate nei
pressi del muro di cinta dell'azienda.
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