/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Meloni e Bori, sanità Umbria in stallo e sofferenza

Meloni e Bori, sanità Umbria in stallo e sofferenza

Consiglieri Pd esprimono "forte preoccupazione"

PERUGIA, 02 marzo 2022, 11:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La capogruppo del Partito democratico all'Assemblea legislativa, Simona Meloni e il vice presidente della Commissione regionale Sanità, Tommaso Bori, esprimono "forte preoccupazione per la reiterata situazione di stallo e sofferenza in cui versa la sanità umbra". "Nonostante le tante mancanze e le inefficienze registrate in questi mesi, a tutti i livelli e su tutto il territorio umbro, chi ha in mano le leve della sanità è riuscito a produrre uno squilibrio da 60 milioni di euro per le spese extra Covid non rimborsate alla Regione dal Governo a causa della mancanza di coerenza e trasparenza sugli investimenti fatti" sostengono in una nota.
    "Questa paradossale situazione - per Meloni e Bori - rappresenta un limite strutturale che sta pregiudicando lo sviluppo futuro della sanità umbra impedendo, di fatto, le assunzioni promesse e gli investimenti sulla sanità ospedaliera e territoriale. Quanto hanno denunciato i sindacati in questi giorni ovvero la mancanza di un confronto vero, a partire dal nuovo piano socio-sanitario, ha finito per condizionare in negativo anche le scelte che sono state compiute nell'ambito degli investimenti previsti dal Pnrr per l'edilizia sanitaria e, in particolare, per la realizzazione delle case e degli ospedali di comunità. A tal proposito riteniamo grave che sul piano strategico consegnato al Ministero della Sanità, sia l'Assemblea legislativa che le Commissioni competenti, siano state tagliate fuori da ogni tipo confronto democratico, svilendo il livello della rappresentanza e delle funzioni di indirizzo o controllo.
    In questo quadro le tardive valutazioni e le mancate scelte sui direttori della sanità certificano una situazione di stallo che mortifica ulteriormente il lavoro degli operatori della sanità ormai allo stremo, impediscono di fare scelte in coerenza con le aspettative dei cittadini e il recupero di uno standard accettabile di assistenza ospedaliera e territoriale - concludono Meloni e Bori -, a partire dalle 80 mila prestazioni specialistiche e diagnostiche non erogate in questi mesi".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza