Il senatore dem Tommaso Nannicini
ha presentato un'interrogazione parlamentare sul procedimento di
accertamento delle responsabilità degli ex amministratori
comunali di Terni, conseguente al dissesto del 2018. Nei mesi
scorsi, è stato richiesto l'accertamento della loro
responsabilità amministrativa attraverso un "nuovo giudizio" che
attribuisce alla Corte dei conti - ricorda una nota del Pd - il
potere di prevedere sanzioni pecuniarie e personali, già
all'esito del primo grado di processo, per coloro ritenuti
responsabili di aver contribuito al verificarsi del dissesto.
"Innanzitutto, si pone un problema interpretativo - osserva
Nannicini - in quanto tali sanzioni possono essere comminate
anche senza che vi sia uno stretto rapporto di causa-effetto tra
la condotta degli amministratori e il dissesto. Invece
l'accertamento di eventuali responsabilità dovrebbe avvenire
esclusivamente attraverso il giudizio ordinario, che si conforma
ai principi della Costituzione e del diritto dell'Ue, garantendo
agli amministratori una tutela piena ed effettiva".
"Nel nostro Paese, circa un comune su otto si trova in
situazione di dissesto o pre-dissesto finanziario - continua
Nannicini - ed è quindi necessario domandarsi se tanti
amministratori e amministratrici possano essere privati dei
diritti fondamentali di tipo sociale e politico in assenza di un
contraddittorio pieno che garantisca le parti e che accerti le
eventuali responsabilità di tutte le persone coinvolte nel
rispetto delle garanzie costituzionali".
"È per questo che ho presentato un'interrogazione perché il
governo chiarisca il dettato della legge oltre ogni incertezza
interpretativa, dando garanzie ai tanti amministratori e alle
tante amministratrici impegnate nella gestione di situazioni di
instabilità finanziaria non sempre riconducibili alla loro
responsabilità, cosa che in ogni caso deve essere accertata con
tutte le garanzie processuali. Non possiamo fermare i Comuni ora
che serve lo sforzo di tutti per tornare a crescere".
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