Colloquio telefonico tra la
Direzione dell'Azienda ospedaliera di Perugia e il presidente di
Libera Umbria dopo la denuncia dell'associazione che non le era
stato concesso di leggere, il 21 marzo, i nomi delle vittime di
mafia nello spazio antistante l'ingresso del Santa Maria della
Misericordia. La stessa Azienda ha reso noto che sono "stati
forniti i necessari chiarimenti e la possibilità di individuare
un luogo idoneo dell'ospedale per ospitare, nella massima
sicurezza di tutti, l'importante iniziativa ed evitare eventuali
assembramenti, stante il perdurare della situazione pandemica".
"L'Azienda ospedaliera di Perugia - si legge in una sua nota -
è assolutamente solidale con i valori che l'associazione Libera
continua a diffondere con impegno e passione, né rimane
indifferente alla tragedia di tutte le vittime che hanno perso
la vita per mano della mafia".
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