"Non ci arrendiamo e cerchiamo
ancora la verità, perché non abbiamo mai creduto e pensato che
Barbara si sia allontanata volontariamente. La speranza è sempre
l'ultima a morire". A dirlo è stata Monica Corvi, sorella della
donna di Montecampano di Amelia scomparsa dal 27 ottobre 2009,
durante un'iniziativa organizzata dal coordinamento donne della
Camera del Lavoro di Terni alla vigilia della Giornata
internazionale della donna.
"Dov'è Barbara? La storia di Barbara Corvi" il titolo
dell'evento, promosso insieme al coordinamento donne dello Spi
Cgil di Terni e ad Auser Terni.
"Le vicissitudini purtroppo sono state lunghe e dolorose, ma
siamo ancora qua e aspettiamo che, prima o poi, arrivi la
verità" ha ribadito, durante il suo intervento, Monica Corvi. La
quale ha ringraziato tutte le associazioni che supportano la
battaglia della famiglia per conoscere i motivi della scomparsa
della sorella, tra cui Libera.
"Abbiamo deciso di dedicare questo appuntamento a Barbara Corvi
per tenere acceso un faro su una vicenda che rischia di rimanere
insoluta" ha sottolineato Barbara Silvestrini, del coordinamento
donne della Cgil di Terni. "Una vicenda che si lega al
comportamento e al corpo delle donne - ha aggiunto - e che ha
avuto tantissimi ostacoli nella ricerca della verità. Sono stati
fatti grossi passi in avanti, ma poi ci siamo rifermati
nuovamente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA