"Aggressore, dittatore e anche
assassino": così il vescovo di Spoleto Norcia, mons. Renato
Boccardo, ha definito Vladimir Putin a margine della fiaccolata
per la pace che si è svolta nella serata di domenica a Norcia,
città di San Benedetto, patrono d'Europa. "Sono parole gravi di
cui mi rendo ben conto - ha spiegato il presule all'ANSA - però
non si può calpestare la dignità di un popolo e il suo diritto
alla democrazia e alla libertà. Tutti coloro che attentano a
questi che sono i valori fondamentali portano una grave
responsabilità".
"Verrebbe da dire che anche Putin e gli altri signori della
guerra - ha sostenuto monsignor Boccardo - un giorno dovranno
rendere conto a Dio e alla storia di quello che stanno facendo".
Alla fiaccolata - partita dall'area del punto vaccinale anti
Covid e terminata davanti alla Basilica - hanno preso parte
anche i sindaci della Valnerina e di Spoleto, oltre che un
centinaio di cittadini, tra cui alcuni ucraini che da anni
vivono a Norcia e che hanno sfilato avvolti nella bandiera
gialloblù. Alla marcia silenziosa anche i monaci benedettini.
Il vescovo parlando della guerra in corso ha sottolineato come
"questo conflitto ferisce anche il senso di umanità, di libertà,
di giustizia e di rispetto dell'altro che dovrebbe stare alla
base della costituzione europea e del convivere dei popoli".
"Questo - ha concluso monsignor Boccardo - è un momento triste
per tutta l'umanità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA