Incontro tra il questore di
Perugia Giuseppe Bellassai e cinque rappresentanti della
comunità ucraina presenti in provincia.
Un momento "fortemente voluto" dallo stesso questore per
esprimere la sua vicinanza e di tutti i poliziotti al popolo
ucraino presente in maniera significativa nel capoluogo e nei
Comuni. E' stata anche l'occasione per confermare, alla presenza
della dirigente dell'Ufficio Immigrazione della Questura, il
massimo impegno della polizia di Stato per affiancare quanti
arrivano dall'Ucraina ma anche per dare immediate risposte alle
richieste di auto e chiarimento da parte dei familiari e dei
rifugiati che sin dai primi giorni successivi al conflitto sono
pervenute alla questura di Perugia e ai commissariati.
"Grazie per aver accolto l'invito ad essere qui - ha detto il
questore Bellassai -; non ci sono parole adeguate in un momento
così drammatico per la vostra amata terra e per il mondo intero.
Ho voluto incontrarvi per cercare di capire che cosa possiamo
fare, come Polizia di Stato, in relazione alle nostre competenze
e per venire incontro alle esigenze di chi sta arrivando in
questi giorni nella nostra provincia sia sotto un profilo umano,
sia per quanto riguarda le procedure che stiamo mettendo in
atto". Ha quindi consegnato ai rappresentanti della comunità
ucraina il vademecum con tutte le informazioni utili per chi
arriva in Italia.
"In questo momento - ha aggiunto il questore - siamo chiamati
ad uno sforzo corale e sinergico per aiutare i cittadini ucraini
in fuga dalla guerra. L'unità, confermata ai cittadini ucraini
presenti all'incontro, deve rappresentare la pietra miliare di
questo impegno volto a tutelare chi sta scappando dalla guerra.
Per questo, grazie all'impegno dell'Ufficio immigrazione,
abbiamo deciso come Questura di Perugia di riorganizzare la
presenza e l'apertura degli sportelli anche nelle sedi dei
commissariati dove ci saranno donne e uomini in grado di
facilitare la comprensione della lingua e di assicurare anche il
solo semplice ma significativo contatto umano".
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