"Formazione, riqualificazione,
orientamento e occupabilità": questo è il passo che secondo il
segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, "dobbiamo
imprimere in Umbria e più complessivamente nel Paese". Lo ha
evidenziato a Perugia, a margine del congresso regionale del
sindacato, commentando alcuni dei temi al centro del dibattito.
"Serve - ha spiegato - un confronto e un dialogo con le
istituzioni e le associazioni datoriali, capace di mettere a
frutto le tante opportunità che il Paese e anche questa regione
hanno davanti, per imprimere una svolta sulle condizioni della
crescita, dello sviluppo, della qualità e della stabilità del
lavoro".
Per Sbarra "c'è la necessità di un grande patto sociale a
livello nazionale e in questa regione, capace di intercettare le
tante opportunità che arrivano con le risorse dell'Unione
europea, con quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza,
con la ripartenza della fase di riprogrammazione dei fondi
comunitari 2021-2027, oltre che le tante risorse del Fondo
sviluppo e coesione". "Per noi - ha aggiunto il segretario della
Cisl - vanno avviati processi forti di rilancio economico e
produttivo, capace di sostenere e difendere i settori economici
e soprattutto salvaguardare e accrescere il potenziale di lavoro
e di occupazione con un forte investimento sulle persone".
Per Sbarra è questa la "strada giusta" per uscire dalla crisi.
"Alla base di tutto - ha concluso - bisogna guidare
concretamente, dai territori in su, la governance partecipata
degli investimenti del Pnrr. Vanno sviluppati i tavoli di
partenariato e inserite forti condizionalità sociali nei
progetti e nelle riforme. Non bisogna sprecare le risorse. Anche
qui in Umbria, un territorio ferito dal terremoto e da una grave
crisi economica in questi anni, serve adesso un grande patto tra
le istituzioni e le parti sociali per invertire la rotta e
tornare a crescere in modo equo, sostenibile e inclusivo".
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