Sono Borgobrufa, Consorzio Urat, Joy, Birra Perugia, Cantine Goretti, Antica Deruta, Ceramiche Sambuco, Lispi e Città di Gubbio, con la collaborazione tra le aziende Martinelli, Land e Gubbio Cultura e Multiservizi, le realtà che parteciperanno al progetto "Upskill Perugia. Il rilancio del territorio attraverso ITS e imprese".
Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia con Upskill 4.0, partner UniCredit e Joule, la scuola di Eni per l'impresa, l'iniziativa ha come obiettivo principale di sviluppare progetti d'innovazione delle imprese umbre e degli ecosistemi in cui operano attraverso il coinvolgimento di giovani degli Its di tutta Italia.
Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Graziani, sono state presentate le nove aziende selezionate, individuate tra quelle che hanno partecipato alla manifestazione di interesse aperta lo scorso 25 novembre e chiusa il 28 febbraio nell'ambito di tre settori tradizionali dell'economia umbra per i quali i "saperi-tecnici" avranno sempre più un ruolo chiave: turismo sostenibile, agro-alimentare e artigianato artistico.
Due - è detto in un comunicato della Fondazione - i criteri che hanno guidato la scelta: il grado di innovatività delle sfide progettuali lanciate dalle aziende e il potenziale impatto di ricaduta che queste idee possono avere sulle persone e il territorio umbro.
All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle imprese, ciascuna delle quali ha presentato la propria sfida progettuale sulla quale gli studenti saranno chiamati a collaborare mettendo in campo competenze e creatività. Da marzo a luglio, attraverso la piattaforma ideata da Upskill 4.0, le nove aziende selezionate lavoreranno con gli allievi degli Its seguendo il Design Thinking, metodo per la gestione dei processi di innovazione che integra i bisogni delle persone con le opportunità offerte dalla tecnologia. “Upskill Perugia - afferma il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Nicola Bastioni - conferma il nostro impegno nel favorire la crescita del capitale umano e del tessuto economico. Stavolta intervenendo sulla problematica denominata skill mismatch ovvero della mancata corrispondenza tra le competenze richieste dalle imprese e le competenze disponibili presso il mercato del lavoro. Ringraziamo tutti i partner del progetto e ci complimentiamo con le imprese che hanno partecipato, dimostrando la volontà di guardare all’innovazione quale motore di rilancio attraverso il coinvolgimento dei giovani, che avranno l’opportunità di rafforzare le proprie competenze professionali in ambiti strategici e fortemente orientati alla crescita, attraverso la valorizzazione della tradizione e del saper fare specifico del nostro territorio. È, questa, una risposta concreta e di qualità alle loro aspettative per il futuro”. “Siamo soddisfatti della risposta delle aziende umbre al progetto Upskill – sottolinea Stefano Micelli, Presidente di Upskill 4.0 - e siamo convinti che promuovere e gestire l’incontro fra l’energia e l’intelligenza di giovani studenti e le imprese selezionate costituirà uno stimolo importante per il rilancio del territorio nel suo complesso”. “Abbiamo colto con entusiasmo l’invito a partecipare al progetto Upskill Perugia, nel quale ritroviamo dei temi ed una progettualità propri della nostra strategia e del nostro agire come partner finanziario delle Pmi umbre" le parole di Luigi Giganti, responsabile Area small business Umbria UniCredit.
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