Un presunto gruppo criminale
composto da cittadini di origine marocchina e italiana, dedito
al traffico e allo spaccio di hascisc e cocaina è stato
individuato dalla guardia di finanza del comando provinciale di
Perugia che ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia
cautelare per la quale tre persone sono finite in carcere e una
ai domiciliari, mentre per un'altra è stato disposto l'obbligo
di presentazione alla polizia giudiziaria. Altri quattro
risultano indagati per reati in materia di sostanze
stupefacenti.
Le indagini sono state condotte dalla Sezione Goa del Gico del
Nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia, coordinate
dalla Direzione distrettuale antimafia ed antiterrorismo.
Impiegate quelle che sono considerate le più avanzate tecniche
di intercettazione telefonica, ambientale e l'utilizzo di
sistemi di localizzazione satellitare e di videoripresa.
Secondo gli investigatori il gruppo operava principalmente, a
Perugia, nel quartiere di Ponte San Giovanni, a Bastia Umbra e
ad Assisi, ma con ramificazioni anche nei comuni di Spello,
Bevagna, Cannara e Montefalco.
Nei confronti di uno degli indagati sono emersi anche quelli
che per gli inquirenti sono elementi indiziari per i reati di
usura e tentata estorsione. In quanto - si spiega in un
comunicato della procura perugina -, a fronte della cessione di
cocaina, per 4.000 euro, aveva preteso dall'acquirente, per il
ritardo nel pagamento del corrispettivo pattuito, interessi
aggiuntivi con l'applicazione di un tasso su base annua del
757%, paventando gravi conseguenze e minacciandolo di morte, in
caso di inadempimento.
Nel corso dell'indagine sono stati condotti numerosi
interventi che, complessivamente, hanno portato all'arresto, in
flagranza, di nove persone ed al sequestro di oltre 40 chili di
droga e denaro contante.
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