Con il Festival internazionale del
giornalismo, "Perugia negli ultimi cinque giorni ha parlato le
lingue del mondo", con le presenze degli stranieri che hanno
superato quelle degli italiani. Lo ha sottolineato Arianna
Ciccone, organizzatrice, insieme a Chris Potter, della
manifestazione conclusa domenica, nel corso di una conferenza
stampa.
Il Festival del Giornalismo, dal 6 al 10 aprile, ha riunito
nel capoluogo umbro oltre 600 speaker provenienti da ogni
continente, l'80% stranieri. Russi, ucraini, indiani, arabi,
africani, cinesi, americani, siriani, afgani, mongoli, uzbeki,
italiani, tedeschi, francesi, olandesi, spagnoli sono solo
alcune delle nazionalità di chi è intervenuto per confrontarsi
su informazione, media, giornalismo, attualità.
Dopo due anni di stop forzato per il Covid, il bilancio
dell'edizione 2022, la 16/a, è stato definito "decisamente
positivo". Sono infatti tornate in presenza le "eccellenze"
dell'informazione mondiale, per fare il punto sui nuovi confini
dell'infosfera e definire un quadro aggiornato della geopolitica
dell'informazione secondo i nuovi scenari mondiali e gli ultimi
trend tecnologici.
"I live streaming sono stati seguiti da 350 mila persone,
anche dall'India e dall'Australia" ha sottolineato Ciccone
durante l'incontro al quale hanno partecipato anche l'assessore
regionale Michele Fioroni e il sindaco di Perugia Andrea
Romizzi. La prossima edizione - è stato annunciato - si terrà
dal 19 al 23 aprile 2023.
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