Anche tre volontari provenienti
dall'Umbria, insieme ad altri di diverse regioni, sono partiti
per Ugovizza (Udine), al confine con la Slovenia, per fornire
assistenza e supporto socio-sanitario ai cittadini in fuga
dall'Ucraina nell'ambito di una "missione" organizzata
dall'Anpas, l'Associazione nazionale pubbliche assistenze.
Nel gruppo di 10 persone - impegnato da quattro giorni al
valico di frontiera e composto da assistenti sociali, psicologi,
soccorritori e infermieri - ci sono infatti anche Maurizio
Valentini, coordinatore dell'Unità psicosociale di Anpas Umbria,
lo studente ternano Gabriele Caselli, soccorritore, e Valerian,
interprete ucraino che vive ad Amelia. Forniscono assistenza e
raccolgono informazioni per i cittadini ucraini in fuga dalla
guerra.
"In queste ore stanno arrivando tantissime donne con bambini e
molte persone anziane che sono tornate in Ucraina a prendere i
nipoti per portarli in Italia" spiega Valentini in una nota
diffusa dal Cesvol Umbria. "Provengono soprattutto da Mariupol
e Nikolaev - prosegue - e in gran parte qui hanno già persone di
riferimento e un alloggio. Sono persone molto provate, che hanno
fatto più di 3 mila chilometri. Hanno bisogno di cibo e acqua ma
soprattutto di un supporto psicologico e sociale".
L'esperienza ad Ugovizza dell'unità psicosociale di Anpas
Umbria, nata in piena pandemia per gestire l'emergenza
sanitaria, si concluderà domenica. Il team nei mesi scorsi si è
ampliato grazie al corso di formazione gratuito che Anpas ha
organizzato con il Cesvol Umbria, sede di Terni, per formare i
facilitatori dei gruppi di auto mutuo aiuto.
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