"Era il 14 settembre scorso, allorquando, l'Assemblea legislativa umbra, decise di approvare all'unanimità la mozione presentata dalla minoranza e condivisa dalla maggioranza, che impegnava la Giunta regionale a richiedere, in considerazione della strategicità del sito Acciai speciali Terni, la convocazione delle parti sociali e delle istituzioni locali presso il Governo, al fine di assicurare ai massimi livelli la dovuta attenzione rispetto al futuro dell'Ast, oltre che allo sviluppo della conca ternana. Pertanto, la scelta di non convocare una delle parti al tavolo di confronto convocato oggi presso Ministero della Transizione Ecologica, ovvero quella che avrebbe rappresentato i lavoratori dell'Ast, è un fatto grave, che tradisce l'indicazione espressa dal massimo organo di rappresentanza politica e istituzionale, ovvero l'Assemblea legislativa": così il consigliere regionale del Pd Fabio Paparelli. "Avere fatto mancare la voce delle organizzazioni sindacali in un incontro in cui il Ministero, la Regione, il gruppo Arvedi e Invitalia, sono chiamati ad un primo, quanto importante confronto sullo sviluppo di un intero territorio, significa disconoscere, di fatto, i valori del mondo del lavoro e della produzione" aggiunge. "Al contrario - sostiene Paparelli -, riteniamo che il ruolo delle parti sociali sia sempre più importante, tanto più in questa fase storica, contraddistinta da crisi e grandi incertezze, e, per questo, ci auguriamo che in futuro la Regione smetta di ritenere il mondo del lavoro una mera controparte, ritenuta buona solo quando si parla di licenziamenti e crisi aziendali ma anche in occasione di prospettive di rilancio e di sviluppo".
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