Sfiorano i 4 miliardi di euro gli
investimenti sulle infrastrutture dell'Umbria previsti dal nuovo
Piano industriale 2022-2031 del Gruppo Fs italiane.
Nella regione, in particolare, il piano prevede un investimento
complessivo di 3,951 miliardi di euro: risorse che andranno a
disegnare un rinnovato scenario di mobilità - ferroviaria ma
anche stradale - più interconnessa e sostenibile.
Le risorse attribuite al Polo infrastrutture - spiegano le Fs -
costituiscono la parte principale dell'investimento complessivo:
3,56 miliardi di euro.
Di questi, 1,4 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie
e saranno per lo più destinati al raddoppio della
Orte-Falconara, alla velocizzazione della Foligno-Terontola ed
al potenziamento della Terni-Rieti-Sulmona.
Ammontano invece a 2,16 miliardi di euro le risorse destinate
alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il
Nodo di Perugia, il completamento della E78 e della Tre Valli
Umbre e l'intervento sulla Ss318 con il completamento delle
gallerie Picchiarella e Casacastalda.
Sono 389 invece i milioni di euro destinati al Polo passeggeri:
218 in ambito ferroviario, che si tradurranno nell'arrivo di 12
nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento
dell'offerta sulla Orte-Falconara e 171 milioni per i servizi su
gomma del Trasporto pubblico locale, destinati alla progressiva
messa in circolazione di 474 nuovi mezzi (elettrici, a gas,
ibridi e H2).
Completano il piano le risorse destinate al Polo logistica e al
Polo urbano: per il primo si prevede un potenziamento e lo
sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno ad un incremento
del fatturato di circa il 60% (2031 vs 2022), mentre per il Polo
urbano si stimano circa 200 mila metri quadrati di aree da
valorizzare, con i principali progetti che riguarderanno le
stazioni di Terni e di Foligno, progetti per lo sviluppo di
parcheggi di mobilità elettrica e progetti di riforestazione su
aree dismesse.
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