E' tornato in
funzione a Città di Castello, a macinare il grano e far
fuoriuscire ottima farina, dopo 22 anni dall'ultima attivazione,
un mulino del '600 con un marchingegno ispirato al genio di
Leonardo da Vinci, di proprietà da secoli della famiglia
Serafini e a disposizione per dimostrazioni e visite da parte
delle scuole. Un vero e proprio gioiello di ingegneria
rinascimentale, incastonato fra i palazzi del popoloso quartiere
della Madonna del Latte a pochi passi dal centro storico fra il
verde della natura, a fianco degli orti sociali che in caso di
necessità rifornisce di acqua grazie all'invaso che serve a
mettere in moto il mulino da sempre.
Una struttura suggestiva che, dopo la Seconda guerra mondiale,
ha "sfamato" la città.
Il mulino, al termine della guerra per un certo periodo era
rimasto l'unico funzionante nella città. Il Mulino della Madonna
del Latte si salvò dai bombardamenti per le sue caratteristiche
strutturali che nascondevano la Pala Pelton, che, normalmente,
veniva collocata all'esterno degli stabili, rendendo facilmente
individuabili ed attaccabili i mulini.
"Questo mulino risale al '600 e funziona con gli ingranaggi a
coppia conica di invenzione e disegno di Leonardo Da Vinci, che
consentono il trasferimento dell'energia da orizzontale a
verticale e viceversa, generando la rotazione della macina e la
fuoriuscita della farina ", precisa il professor Maurizio
Serafini, erede della dinastia proprietaria da sempre del
mulino, che oggi ha proosso una visita guidata con le scuole,
alla presenza del sindaco di Città di Castello, Luca Secondi,
che l'ha definita "estremamente interessante per le giovani
generazioni in grado di far comprendere loro il passato, la
storia, le tradizioni e le attività legate alla cultura
contadina ora più che mai da custodire con orgoglio per
affrontare a testa alta le sfide de futuro".
Questo mulino è rimasto in funzione a pieno ritmo fino alla fine
degli anni '50, poi, con l'avvento dell'elettricità, si è
trasferito operativamente presso la zona Ponte del Tevere,
nell'attuale collocazione dei locali dell'impresa "Agricola
Umbra".
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