È Manuel Monti il nuovo direttore
Uoc (Unità operativa complessa) pronto soccorso Gubbio-Gualdo
Tadino. Per Salvatore Pezzuto invece, come direttore Uoc
Medicina Assisi, c'è ancora da aspettare visto che sta decidendo
se accettare l'incarico. In caso contrario, spazio al terzo in
graduatoria (il secondo, lo stesso Monti, non potrebbe per il
doppio incarico).
Per annunciare la deliberazione di due nuovi direttori di
Struttura complessa degli ospedali di Assisi e Gubbio-Gualdo
Tadino, il direttore generale Usl Umbria 1 Gilberto Gentili ha
convocato la stampa nella sede di Perugia anche per fare il
punto della sua gestione prima della cessazione dell'incarico
che avverrà il 31 maggio.
Monti ha subito evidenziato che cercherà di dare il suo
contributo al pronto soccorso eugubino-gualdese, "che ha ruolo
fondamentale dentro ospedale, puntando alla riorganizzazione,
all'ottimizzazione delle risorse e alla collaborazione con tutti
i reparti".
"Appena sono arrivato c'erano negli ospedali facenti funzione ed
ora invece ci saranno primari, come Monti e Pezzuto se
accetterà, che nel pieno dei loro poteri potranno dare
continuità operativa alle strutture per cinque anni" ha poi
affermato Gentili.
Il direttore lascia così l'incarico alla guida della Usl Umbria
1 con l'arrivo di queste nuove figure e ricordando, inoltre, che
sono in atto altri quattro concorsi per altrettanti posti di
primario come quello per Ginecologia a Gubbio o di Medicina
interna a Città Castello.
"Lascio per motivi familiari e personali e quindi, non
cacciandomi nessuno, la mia è in un certo senso una scelta
dolorosa" ha spiegato Gentili ai giornalisti ringraziandoli
anche per la correttezza con cui sono state sempre riportate le
notizie anche in momenti complessi e difficili.
"Lascio una Usl - ha poi aggiunto - in cui si è lavorato tanto e
che deve ripensare fortemente la sua rete di servizi, un po'
eccessiva rispetto alle esigenze della popolazione umbra. Tra
l'altro, nella numerosità dei presidi si rischia di perdere la
qualità. Una Usl che deve contribuire alla rete ospedaliera e
recuperare ancora i livelli produttivi antecedenti al Covid".
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