"Reggere" all'impatto negativo che
arriva da elementi esterni come guerra e inflazione è uno dei
principali obiettivi dell'amministrazione regionale, nei limiti
di quanto può fare l'Umbria per affrontare questo tipo di
problematiche. Lo ha detto la presidente Donatella Tesei,
durante la presentazione della Relazione economica e sociale
dell'Agenzia Umbria Ricerche, rimarcando "i segnali evidenti di
ripresa" ma anche che è necessario ancora "massimo impegno".
"Serve conoscere bene prima di poter prendere decisioni" ha
affermato Tesei sottolineando poi che il rapporto "è una analisi
importante sull'economia della regione che ci dà elementi per
mettere in campo le misure più adeguate". La presidente ha
ricordato i passaggi che l'economia umbra ha affrontato:
iniziando dal 2019 "con il Pil che era in caduta libera e il
tasso disoccupazione alto", fino ad arrivare al 2021 "con
segnali importanti di ripresa".
"La nostra capacità di reagire è stata forte - ha commentato
Tesei - anche se poi sono arrivati guerra e inflazione,
questioni che non sono certo nelle mani della Regione. Il
momento che stiamo vivendo è quindi molto particolare, con una
guerra nel cuore dell'Europa che tanto condiziona l'economia del
nostro paese e della nostra regione, e con una inflazione che
mette a rischio una regione come l'Umbria composta da moltissimi
redditi fissi".
Per Tesei, tuttavia, l'Umbria ha elementi importanti "per
reggere questo impatto negativo che arriva da fattori che
coinvolgono tutto il mondo". "Lo può fare - ha evidenziato -
anche attraverso i grandi investimenti pubblici che saranno
fatti grazie al Pnrr e al piano delle infrastrutture che ci vede
destinatari di 4 miliardi di euro, con l'obiettivo di mantenere
il Pil regionale in linea con la media del Paese e di continuare
così le buone performance degli ultimi due anni".
"Ma lo faremo anche - ha aggiunto - sostenendo le imprese e
cercando di arrivare ad avere lavoro qualificato per i giovani,
accompagnando anche tutti quei percorsi molto importanti per la
formazione e l'orientamento. Lo faremo pure attraverso le nostre
partecipate, come con l'Ater, visto che abbiamo in programma
investimenti per circa 300 milioni di euro nei prossimi anni".
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