Si chiamerà "accordo di
Assisi" quello che sarà firmato nella città serafica con
l'obiettivo di ristrutturare e riformare l'architettura
finanziaria internazionale in una chiave di sostenibilità e di
"nuovo umanesimo". Un accordo per un futuro sostenibile e di
pace, per far virare i mercati finanziari al servizio della
realizzazione degli obiettivi dell'accordo di Parigi e degli
obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite.
L'evento fa da cornice è il summit internazionale Assisi&Roma
Roundtable 2022, organizzato dalla Global Foundation e dal
titolo "Globalizzazione cooperativa - Navigare insieme
nell'ignoto, verso una coesistenza pacifica e globale".
Durante l'avvio dei lavori subito sul tappeto i temi finanza,
economia e politica. Tra gli ospiti voluti dalla Global
Foundation per riflettere e parlare sugli impegni e le sfide che
attendono l'umanità ci sono rappresentanti di importanti fondi
finanziari, ambasciatori del Vaticano e durante la tavola
rotonda inaugurale sono intervenuti anche il ministro delle
infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini,
e Mochamad Ridwan Kamil, Governatore di West Java, Indonesia,
che nel 2022 guida il G20.
Assisi è stata ritenuta la "casa ideale" secondo la Global
Foundation che, accettando l'invito del sindaco di Assisi
Stefania Proietti, ha deciso quest'anno di organizzare questo
evento, finora svoltosi in capitali internazionali come Parigi,
Rio, Roma, in quella che è considerata la capitale della pace e
dell'ecologia integrale. Un luogo ideale, insomma, dove firmare
un accordo che mette al centro sfide come la lotta al
cambiamento climatico e alla povertà globale. "Da Assisi - ha
sottolineato Proietti - personalità di rilievo parleranno di
come riorganizzare l'architettura della finanza mondiale in una
chiave più sostenibile che metta al centro non solo l'ambiente
ma i più fragili e la povertà, alla ricerca di un nuovo
umanesimo".
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