"È un regalo che
dedico a mio padre Paolo che era stato Cavaliere del lavoro
prima di me ed è un riconoscimento alla nostra storia d'impresa,
quest'anno festeggiamo i 170 anni di attività": così Olga
Urbani, presidente della "Urbani tartufi, azienda umbra, di
Scheggino, commenta con l'ANSA la sua nomina a Cavaliere del
lavoro, decisa dal presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella. "L'onorificenza - aggiunge - è un premio anche per i
nostri dipendenti e per tutta la gente che ci sta vicino e ci
vuole bene".
La presidente nel suo ufficio ha una gigantografia di papà e
lo sguardo le va sempre a quella foto. "Era molto fiero del
titolo di Cavaliere - dice - e un giorno di tanti anni fa mi
disse: 'chissà se anche un tu un domani…', la frase rimase
spezzata nell'aria, ora è diventata realtà e sono la persona più
felice del mondo".
La presidente non manca di ricordare gli altri della famiglia
Urbani che guidano l'azienda. "A iniziare dagli amministratori
Gianmarco e Carlo, oltre che i miei figli Luca e Francesco"
sottolinea.
La neo Cavaliere, nel ricordare cosa rappresenti oggi là
"Urbani tartufi" - 300 dipendenti, esportazione in 75 Paesi del
mondo e sei filiali a New York - non manca di sottolineare le
difficoltà che gli imprenditori sono chiamati a fronteggiare per
via del Covid e della guerra in Ucraina. "È innegabile - spiega
- che il momento sia complicato, ma i periodi di crisi devono
essere anche di spinta a nuove opportunità. I problemi legati ai
costi dell'energia, al rincaro delle materie prime sono notevoli
e noi imprenditori siamo chiamati a combattere una nostra
guerra, ma se questa la si combatte con la convinzione di non
volerla perdere, penso che prima o poi dovremmo tornare a vedere
il sole".
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