Felici e ora più sereni dopo
essere stati impegnati con la prova scritta di italiano della
maturità. Si mostrano così i primi ragazzi ad uscire dal liceo
classico Mariotti di Perugia, poco prima dello scadere del tempo
limite delle sei ore, intorno alle 15.
Emozionati ancora ma con la paura ormai passata. "Ero molto
nervosa ma subito appena entrata mi sono tranquillizzata"
commenta Debora.
Per qualcuno le tracce non sono state una sorpresa e gli
studenti dicono di essersi preparati tutto sommato bene. "Le
tematiche uscite - commentano Paolo, Francesco e Nicola - erano
state comunque affrontate e quasi tutti ci siamo orientati sui
temi di attualità e quindi la prova è stata abbastanza semplice.
Pascoli e Verga in pochi lo hanno fatto".
Ma c'è anche chi è ancora preoccupato, ormai a tema
consegnato. "Ero molto indeciso su cosa scegliere, ho impiegato
molto tempo per questo, ma alla fine credo sia andata bene,
qualcosa ho scritto" afferma scherzandoci su Enrico.
Quasi tre ore prima degli altri, il primo a varcare il portone
per uscire dopo l'esame è stato Giovanni, della sezione musicale
del liceo. "Ho commentato l'articolo giornalistico sulla
pandemia tratto da Luigi Ferrajoli. Verga e Pascoli li avevo
studiati ma non ero molto sicuro" afferma. "Perché sono uscito
prima? Avevo finito ed era caldo" conclude.
Anche per gli studenti del liceo classico perugino è stato
quindi un ritorno alla vecchia formula dell'esame di maturità
con la prova scritta, dopo due anni di soli orali causa Covid,
che ha visto cadere anche l'obbligo di indossare la mascherina.
Solamente raccomandata, da quanto raccontano gli studenti
all'uscita nessuno di loro l'ha indossata durante la prova
d'esame, a parte gli insegnanti della commissione in aula.
"Pensare di affrontare anche questo importante esame con la
mascherina sarebbe stato più problematico - sottolinea ancora
Francesco - e inoltre faceva molto caldo dentro la scuola. Per
fortuna hanno tolto l'obbligo".
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