La palude di Colfiorito
rischia di "scomparire" per gli effetti del grande caldo che da
oltre un mese sta mettendo in ginocchio fiumi e laghi umbri.
L'acqua si è quasi totalmente prosciugata su gran parte
dell'invaso come dimostra la terra spaccata dal sole e resiste,
per pochi centimetri, soltanto a ridosso dell'osservatorio,
dinanzi alla vecchia imbarcazione abbandonata, ma ormai
integrata nel paesaggio. Qui gli uccelli acquatici continuano a
nuotare indisturbati, anche se il livello delle acque è talmente
basso che si vede chiaramente il fondale.
Il palo, posizionato in mezzo alla palude, con cui si misura
il livello idrometrico certifica come la siccità si stia
impadronendo, giorno dopo giorno, anche di quest'area umida che
nel 1995 venne dichiarata zona di importanza internazionale.
La palude di Colfiorito è unica nel suo genere e si trova
incastonata tra le montagne dell'Appennino umbro-marchigiano,
nel comune di Foligno. Fa parte del Parco naturalistico di
Colfiorito che si estende per circa 338 ettari.
Tra i canneti della palude si nutrono e nidificano ogni anno
migliaia di uccelli. L'area, attrezzata anche con tavoli per pic
nic, è metà di decine di visitatori ogni giorno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA