Il Ministero della Transizione
ecologica ha risposto positivamente alla richiesta della Regione
Umbria, inoltrata già dal dicembre scorso, di autorizzare
l'immissione, nel reticolo idrografico e nei laghetti di pesca
sportiva, esemplari di trota fario e di trota iridea. Lo ha reso
noto Palazzo Donini.
Dopo l'iniziale stop imposto per la trota non autoctona, il
Ministero - spiega la Regione in un comunicato - ha espresso,
infine, parere favorevole per quanto riguarda l'immissione di
trote iridee e di trote fario nei laghetti di pesca sportiva; il
ripopolamenti con solo trote iridee sterili sui fiumi;
l'immissione di trote fario, provenienti esclusivamente dal
centro ittiogenico di Borgo Cerreto, in occasione di
manifestazioni agonistiche in tre campi gara regionali.
Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore
all'agricoltura e all'ambiente della Regione Roberto Morroni per
un risultato considerato "frutto di un serio e costante impegno
e di massima attenzione istituzionale per la tutela e la
promozione del settore della pesca".
La Regione sottolinea che l'Umbria, grazie a questa
autorizzazione, "è una delle poche regioni italiane che è
riuscita a portare a compimento la costante interlocuzione
intrapresa con il Ministero al fine di definire un più ampio
campo d'azione in materia di ripopolamenti". In attesa
dell'esito dei lavori della commissione di esperti che, su scala
nazionale, potrebbe revisionare l'elenco delle specie ittiche
autoctone, i risultati fin qui ottenuti - si legge ancora nella
nota - "costituiscono un primo passo per assicurare valore
aggiunto, respiro e prospettiva al settore della pesca sportiva,
nel pieno rispetto delle norme che tutelano il patrimonio ittico
e la conservazione degli ecosistemi acquatici".
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